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Festival des Cabanes a Villa Medici a Roma

Aug 25, 2023Aug 25, 2023

Nel contesto di RomaVilla Medicie i suoi splendidi giardini, il Festival des Cabanes, organizzato dalAccademia francesee aperto ai visitatorifino al 1 ottobre 2023 , ritorna con la sua seconda edizione. Quest’anno sono sette i progetti site specific realizzati appositamente dai collettivi di architetti e studi di progettazione ArchiSculpteurs, Atelier CRAFT, Atelier Poem, Aurel Design Urbain, Nelson Wilmotte Architectes, Offset e orizzontale.

Le opere esplorano il concetto dieffimeroe non strutturale con ansguardo ambientalista , attraverso l'utopia della capanna. Tutti i materiali, infatti, sono riciclati o rientrano in un approccio ecologico, inserendosi perfettamente nel contesto del giardino, che ospiterà le opere per i prossimi cinque mesi.

Il concetto di capanna è qualcosa di arcaico, che appartiene all'uomo da millenni e, allo stesso tempo, ha una forteriferimento infantile . In entrambi i casi la capanna riassume al meglioadattabilità umanae la necessità di costruire ariparo , un luogo che può essere chiamato "casa". Le capanne sono sempre state progettate conmateriali naturali e addirittura servire e adattarsi alla conformazione del luogo. Nel contesto del Festival des Cabanes è proprio ciò che avviene: l'architettura entra in dialogo con la natura, mentre quest'ultima la accoglie fondendola in sé stessa. La riflessione è spinta verso un ripensamento del rapporto abitazione-ambiente. "Tra una casa e un albero, scegli l'albero", diceva l'architettoCarlo Scarpa, ma per quanto ciò possa essere vero, questo festival ci mostra come ora abbiamo i mezzi e le conoscenze per trovare unconvivenza rispettosatra i due discorsi apparentemente opposti.

Sotto èuno sguardo alle sette capanne originali e ai loro creatori, che senza dubbio vanno apprezzati dal vivo, nel loro habitat naturale, quello di Villa Medici.

#1 IlCapanna Batoutodi ArchiSculpteurs invita a immaginare il disordine e a concepire il rifugio come qualcosa di istintivo e poetico, immergendosi nella natura diventando paesaggio stesso.

# 2 IlCasa sull'albero con ombrellonea cura dell'Atelier CRAFT è un prototipo di albero meccanico che riflette sul ciclo di vita umano in relazione ai cicli naturali, in particolare nel contesto del cambiamento climatico. La struttura ha la funzione di raccogliere l'acqua piovana, soprattutto in un periodo in cui le precipitazioni sono consistenti e ci avviciniamo alle piogge estive, e di ridistribuire gradualmente l'acqua sul terreno durante i periodi di siccità.

#3La timidezza delle cime di Atelier Poem è un elogio ai boschi sacri in cui la figura simbolica è il pino marittimo, protagonista del paesaggio romano. L'opera è posta all'ingresso del giardino, fungendo da soglia, spazio intermedio tra esterno e interno. L'effetto estetico è quello di un mosaico in cui avviene una trasposizione astratta della sagoma del bosco.

#4 Tutto Sesto di Aurel Design Urbain si inserisce nello spazio come un invito ai visitatori a sedersi all'ombra dei grandi pini del giardino, ispirandosi alle modanature dell'architettura rinascimentale. Interagisce con l'ambiente senza invaderlo con l'intento funzionale di contenere il cammino dei visitatori.

#5AWA di Nelson Wilmotte Architectes è la nuova creazione COPACABANON, è una capanna autonoma progettata per essere collocata in un'area solitaria. La sua estetica rimanda inevitabilmente alle tradizionali costruzioni giapponesi, grazie alle sue linee semplici e alle dimensioni ridotte (8 mq) capaci di contenere tutti gli spazi domestici.

#6Il ponte del progettoViva il pontea fasi sfalsate l'attraversamento delle siepi e il percorso attraverso una serie di livelli che consentono una salita a ritmi diversi, così da fornire nuove prospettive sul paesaggio.